Avanza la lotta alla Cinipide per salvare i castagni dei Cimini

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L'Assessore Birindelli chiede 2000 coppie di Torymus all'università di Torino. L'insetto antagonista per fermare la Cinipide che sta distruggendo il raccolto verrà lanciato nel 2012 insieme a quelli pprodotti nel Centro di Moltiplicazione Torymus di Caprarola.

Questa è attualmente l'unica strategia per tutelare il settore castanicolo dei Cimini che da anni ha visto una drastica riduzione della produzione che, in alcuni casi, ha raggiunto oltre il 90%. Il programma avviato dalla Regione Lazio ha già lanciato oltre 660 coppie di Torymus nelle varie province laziali interessate da consistenti estensioni di castagni tra cui Caprarola. Ed ' proprio a Caprarola che si è avviato da tempo il Centro di Moltiplicazione Torymus, un vivaio per rendere autosufficente la nostra regione.
Qui, sono state impiantate oltre 150 nuove piante di castagno e allestito un laboratorio di moltiplicazione con 120 incubatrici, nelle quali tra dicembre 2011 e marzo 2012 verranno inserite circa 10 mila ‘galle’. Una procedura che si prevede darà vita nel giro di 2 anni ad oltre 1000 coppie di Torymus.
Un numero destinato a crescere nei successivi anni di allevamento. Secondo l'assessore all'agricoltura della Regione Lazio, Birindelli, la lotta biologica rappresenta l’unico strumento a disposizione per contrastare la diffusione del Cinipide e proteggere il settore castanicolo del Lazio con oltre 6.000 aziende, una produzione media regionale di 82,4 mila quintali e un valore medio di 13,4 milioni di euro.

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