Trattamenti fitosanitari per il nocciolo - chi controlla?

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{jcomments on}b_130_0_16777215_00_images_stories_articoli-2012_atomizz.jpgOgnuno fa per se e stabilisce quale veleno dare, come e quanto, tanto nessuno ti controlla la botte o se rispetti le distanze di sicurezza dalle strade, dalle abitazioni o dai pozzi.
News - endosulfan bandito in tutto il mondo dal 2012.

Botti che vanno e vengono, addetti bardati con scafandri di protezione con tanto di casco e respiratore, ma se gli chiedi cosa spruzzano ti rispondono: niente di pericoloso!
Allora perché usi queste protezioni?
Solo per non bagnarmi
.
Alla faccia dell'onestà. Che almeno si abbia un pizzico di correttezza nei confronti di tutti quei cittadini che non sanno cos'è un trattamento fitosanitario!
C'è chi si sbizzarrisce in cocktail di veleni per ottenere più efficacia, tanto se non fa bene, male non fa... (al nocciolo, ma alla salute dell'uomo e degli animali?)
C'è chi in barba alle regolamentazioni effettua il trattamento in giornate ventose, chi lo fa vicinissimo alle case, vicino alle strade, chi addirittura in prossimità dei pozzi. I più furbi partono al buio, quando gli ignari stanno ancora dormendo così, prima che avvertono il frullo dell'atomizzatore e si alzano per affacciarsi dalla finestra, i furbi hanno già finito e scappano zitti zitti.
Non ci sono controlli di nessun tipo, non controllano le guardie campestri né i vigili urbani, e i carabinieri si muovono solo se in caso di una denuncia.
b_130_0_16777215_00_images_stories_agricoltura_cartello.jpgEppure tutti sanno che tra aprile e luglio viaggiano centinaia di botti che dovrebbero rispettare la normativa di legge,. Non vengono controllati neanche i nocchieti dove dovrebbe essere segnalato e ben visibile il trattamento effettuato.
Possibile che non c'è curiosità di sapere se tra i tanti agricoltori onesti ce n'è qualcuno pericoloso?
Mah, sarà forse che certe cose è bene non farle sapere, in particolare a chi è addetto ai  controlli e alla salute delle persone?
Fatto sta che uno dei trattamenti per il nocciolo in questo periodo è il Karate a base di Lambda-cialotrin, magari miscelato con qualche fungicida.

L'etichetta del prodotto, abbastanza esplicita e inequivocabile, riporta i seguenti dati

Classificazione: - INSETTICIDA
Classe di Tossicità: Nocivo (Xn)

Avvertenze e Rischi
R22 - Nocivo per ingestione.
R36 - Irritante per gli occhi.
R38 - Irritante per la pelle.
R43 - Puo' provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle.
R50 - Altamente tossico per gli organismi acquatici.
R53 - Puo' provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.

Avvertenze agronomiche:
Per favorire il contatto con i parassiti ed in particolare in presenza di Psilla e di superfici fogliari ricche di cere e peli, aggiungere un idoneo bagnante (50 ml/hl).
Adottare le dosi maggiori in presenza di forti attacchi.
Ripetere i trattamenti in accordo al ciclo biologico del parassita. In presenza di: andamento climatico anomalo, specie poco note e infestazioni al di fuori della norma, si consiglia di consultare un tecnico esperto al fine di adottare la difesa più idonea.
Per un razionale impiego del prodotto, si consideri che la sua azione repellente non invita l'avvicinamento degli insetti pronubi all'area trattata per circa 2-6 ore, periodo oltre il quale il rischio per gli impollinatori risulta significativamente ridotto.

Divieti:
Da non vendere sfuso
Divieto di impiego in serra.
Non trattare in fioritura

Consigli di prudenza:
Conservare in locali a temperatura oltre i 5°c
Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande.
Conservare fuori della portata dei bambini.
Non mangiare, ne' bere ne' fumare durante l'impiego.
Usare indumenti protettivi e guanti adatti.
In caso di ingestione consultare immediatamente il medico e mostrargli il contenitore e l'etichetta.
Questo materiale e/o il suo contenitore devono essere smaltiti come rifiuti pericolosi.
Non disperdere nell'ambiente. riferirsi alle istruzioni speciali/schede informative in materia di sicurezza.
Conservare all'asciutto
Non operare controvento
Non contaminare altre colture, alimenti e bevande o corsi d'acqua
Non contaminare l'acqua con il prodotto o il suo contenitore. [non pulire il materiale d'applicazione in prossimità delle acque di superficie. evitare la contaminazione attraverso i sistemi di scolo delle acque delle aziende agricole e delle strade]


Che dire?
Non ci sarebbe nulla da dire se chi usa questi prodotti rispettasse tutte le normative e soprattutto se usasse il buon senso. Si ma quale buon senso se ognuno pensa al proprio interesse?

Ad esempio, voci di popolo dicono che è ancora in circolazione un prodotto fitosanitario altamente tossico che si chiama endosulfan, ormai bandito per la sua pericolosità. In pratica non dovrebbe più essere in circolazione ma se il rivenditore ha qualche scorta sotto banco, e ti conosce, te lo vende tranquillamente.
L'endsulfan, è un pesticida che è stato molto usato come trattamento fitosanitario per il nocciolo.

L’endosulfan è un insetticida neurotossico che viene velocemente assorbito dal corpo, pericolosissimo per chi lo usa e per chi vive nelle vicinanze delle zone trattate, tanto nei bambini come per gli adulti: provoca nausea, vomito, convulsioni, in alte dosi può provocare danni permanenti al cervello e dare perdita di coscienza o perfino la morte. Causa danni a lungo termine: rimane a lungo nell’ambiente, si bioaccumula (si accumula nei tessuti degli organismi viventi), ed è ormai accertato che interferisce con il sistema endocrino (provoca danni al sistema riproduttivo e allo sviluppo, sugli animali e sugli umani, con difetti congeniti). Non mancano prove tangibili della sua tossicità, una su tutte arriva dall’India.
b_130_0_16777215_00_images_stories_articoli-2012_endos.jpgIn Kerala (India), dove era usato a piene mani nelle piantagioni di noccioline, nel 2001 è emerso un caso impressionante di esposizione di massa, con migliaia di lavoratori contaminati e migliaia di bambini nati con malformazioni e danni al cervello. 
Altamente tossica per la fauna selvatica, soprattutto uccelli, pesci ed altri organismi acquatici.
Per queste ragioni è stato inserito da molti anni fra i cosiddetti inquinanti organici persistenti, o POP, già vietato in 75 paesi, tra cui nel 2006 quelli dell’UE.
I POP, o Persistent organic pollutants, sono le sostanze chimiche che rimangono nell'ambiente e che si accumulano attraverso la catena alimentare.
Dalla scorsa settimana, in cui ha avuto luogo la 5° Conferenza delle Parti (COP) di Ginevra, l’Endosulfan è entrato a far parte della lista dei fitosanitari banditi a livello globale.

Ma siamo già al 2012. Come mai le Filippine lo hanno proibito fin dal 1994?
L'endosulfan è stato introdotto nel mercato internazionale fin dagli anni '50, e ci sono voluti circa 60 anni per concordare la sua pericolosità e bandirlo. Già, 60 anni.
Chi può garantirci che tutti gli altri prodotti attualmente commercializzati non siano nocivi allo stesso modo? Va bene riparlarne tra 60 anni, ma chi si assume le responsabilità delle conseguenze?
Basterebbe che gli addetti controllassero di più, in  modo che anche gli agricoltori onesti non vengano confusi con i delinquenti.


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