Storia di Caprarola

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Veduta di Caprarola sulla campagna romanaCaprarola sorge sul versante meridionale dei Monti Cimini, dove il panorama si apre nella grande valle del Tevere. Per la bellezza dei luoghi è stata oggetto nel 1995 di studi della Scuola di Architettura del Principe Carlo d'Inghilterra.{jcomments off}

Benché tutto il territorio circostante sia ricco di insediamenti etruschi, Caprarola conobbe le prime origini intorno al XI sec. poiché, anticamente, i Monti Cimini erano ricoperti da fitti ed impenetrabili boschi chiamati Selva Cimina, alla quale furono legate leggende terrificanti, di mostri e dei malvagi.

Ciò tardò l'insediamento umano e l'arrivo dei Romani.
Il medioevo fu caratterizzato dalle contese dei vari feudatari, i Di Vico, gli Orsini e gli Anguillara, fatte di sanguinose guerre e rivalità. 
Le cose iniziarono a cambiare nella seconda metà del '400 quando Caprarola venne data in vicariato ai Riario che acquistarono l'antico castello e lo ampliarono più volte fino alle forme attuali, il Palazzo Riario, un importante struttura che ingloba varie preesistenze ed i nuovi ampliamenti effettuati tra la seconda metà del '400 e la seconda metà del '600.

paolo_iii.gifI Riario, imparentati con i Della Rovere, tennero il vicariato di Caprarola fino al 1504, quando la cedettero al card Alessandro Farnese senior.
Fu il periodo di massimo splendore per Caprarola, grazie alla nomina a papa Paolo III del card. Alessandro Farnese, ed alla costituzione del Ducato di Castro e poi quello di Parma e Piacenza.
La famiglia Farnese divenne potente ed importante, famosi collezionisti e mecenati con l'ambizione di realizzare residenze esclusive progettate dai grandi architetti di quel tempo.
A Caprarola fu costruita la villa più rappresentativa del livello di ricchezza e di potenza che questa nobile famiglia raggiunse; il Palazzo Farnese di Caprarola.

Caprarola è famosa anche per la grande produzione di nocciole, con le quali si preparano dolci tradizionali, tozzetti, amaretti, pampepati, da cui la spettacolare sagra che si celebra ogni anno alla fine di agosto.





Dal 1982 è stata istituita la Riserva Naturale Lago di Vico, un'area protetta di oltre 4.000 ettari che include il lago secolari boschi di querce, faggi, castagneti e noccioleti.




© Maurizio Vecchi



Per la ricchezza del materiale vi rimandiamo 
alle pubblicazioni dedicate al Palazzo

Libri e Guide su Caprarola

b_0_150_16777215_00_images_stories_articoli-2012_la-copertina.jpgIl Palazzo Farnese di Caprarola, Maurizio Vecchi e Paola Cimetta, Edizioni Il Pentagono 2013, 80 pag
La prima guida con la mappatura e le didascalie degli affreschi, indispensabile per visitare il Palazzo perché permette autonomamente di scoprire la storia dei Farnese e del Palazzo, gli artisti, gli affreschi, i simbolismi e le geometrie dell'architettura.
Include il Parco ed i monumenti del centro storico. Leggi tutto >>

b_0_150_16777215_00_images_stories_articoli-2012_ilsognofarnesiano.jpgIl Sogno Farnesiano
; Maurizio Vecchi, 
64 pag. a colori italiano e inglese, 1996, Maurizio Vecchi Editore.


Storia di Caprarola con itinerari alla scoperta del centro storico e della via Dritta.



b_0_150_16777215_00_images_stories_articoli_cover.jpgNuova Guida della Tuscia, Maurizio Vecchi, i luoghi più importanti e suggestivi della Tuscia: Caprarola, Viterbo, Civita di Bagnorgio, Bomarzo, Tarquinia, Bolsena, Tuscania e tanti altri comuni, le aree archeologiche e le più importanti necropoli etrusche per scoprire da vicino uno de luoghi più affascinanti d'Italia. Edizioni il Pentagono 2009. Leggi tutto >>

Caprarola, 320 pag. a colori, italiano inglese, 1996 Paolo Portoghesi.




Potrete richiedere le pubblicazioni
su Caprarola presso l'Uff. Turistico di Caprarola, Tel. 0761 647941, Mob 338 2042866



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