Quando l'indecenza di un politico diventa arte

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b_0_150_16777215_00_images_stories_articoli-2014_mucca2.jpgCome? Ospitando ad Arezzo, a "Icastica 2014", la mostra dissacrante di Damien Hirs, famoso per aver fatto innervosire tutte le associazioni animaliste.


E chi cazz'è?
Molti se lo chiederanno, diciamo che se lo chiedono quasi tutti perché costui è praticamente sconosciuto ai più, mentre è noto agli appassionati d'arte e agli animalisti. Diciamo che più che per le sue doti artistiche è ben noto per le indecenze che realizza spacciandole per opere d'arte.
Così ad Icastica 2014, uno degli eventi artistici e culturali più importanti dell'anno, che si celebrerà ad Arezzo, verrà ospitato questo "costui" a cui viene data la possibilità di esporre le sue opere che, legittimamente, hanno scatenato l'ira delle associazioni animaliste.
Emblematica è questa foto che ritrae una mucca impiccata e sventrata per far cadere a terra le sue interiora.
Che dire? C'è poco da dire ad ignoranti come voi, incapaci di comprendere l'arte
così come la intende l'assessore alla cultura e al turismo di Arezzo, Pasquale Giuseppe Macrì, perché da parte sua queste opere illustrano la necessità di ripristinare i rapporti tra opera e fruitore. Nell'intesa dell'arte come azione civica, identitaria e progressista.
Porca vacca...
Tranquilli, non era un'offesa alla povera mucca sventrata, ma una espressione di "maraviglia".
Del resto Arte è Arte, e in arte tutto è lecito, anche dire banalità incomprensibili appositamente articolate pur di strutturare una dialettica sofisticata. In pratica dire cazzate infiocchettate.
Questo tipo, costui, che molti continuano a definirlo artista, il cui tema centrale delle sue opere è la morte, è noto per aver utilizzato i corpi cadaveri di animali quali mucche, squali, pecore, per imbalsamarli sotto formaldeide, ed utilizza come bigliettino da visita uno squalo tigre con uno slogan The Physical Impossibility Of Death In the Mind Of Someone Living (ovvero, L'impossibilità fisica della morte nella mente di un vivo).

Tutte le associazioni animaliste si sono ribellate a questa pratica, la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) ha definito le opere di Hirst "sadiche, barbare e raccapriccianti" e la Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA) è insorta contro l'uso degli animali messi in atto dall'artista.
Come noto, l'Unione Europea ha riconosciuto gli animali quali esseri senzienti (art. 13 Trattato Comm. EU).
Nonostante Arezzo abbia recentemente approvato il "Regolamento Comunale di Tutela e Benessere Animali", si è pensato di ospitare "costui" a Icastica 2014.

Fa riflettere molto che a sdoganare "costui" e queste forme d'arte non sia un artista esaltato ma un assessore alla cultura di una città d'arte come Arezzo, un amministratore pubblico, pagato con soldi pubblici, che dovrebbe avere come principio l'equità, il rispetto, la crescita culturale e la sua diffusione senza mai nuocere ed offendere nessuno.

Ma si sa, Arte è Arte...

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