Caprarola, autunno con sapore…

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b_200_0_16777215_00_images_stories_griciarola-rigatoni.jpgLo sanno tutti, o quasi, che a Caprarola si mangia bene… Funghi porcini freschi, profumi di bosco, nocciole, castagne, ed una cucina genuina che ripropone antiche ricette della tradizione locale.

Lo sanno tutti, o quasi, che a Caprarola si mangia bene… Di certo lo sanno tutti quelli che a Caprarola ci hanno mangiato almeno una volta scoprendo piatti davvero unici della cucina contadina che, spesso, risente dell'influenza di quella romana e laziale mantenendo però una ben precisa identità. L'amatriciana, la coda alla vaccinara, ad esempio, si ispirano alle ricette originali ma a Caprarola si distinguono per alcuni ingredienti che modificano e personalizzano il sapore.

b_200_0_16777215_00_images_stories_articoli-2015_fettuccine-funghi.jpgUna cucina semplice ma che nel tempo si è affinata ottimizzando ingredienti e sapori. In autunno, poi, grazie alla grande varietà di ingredienti e di prodotti della terra, la cucina si arricchisce notevolmente e propone piatti da leccarsi i baffi, a cominciare dai funghi nelle paste, al forno, trifolati, con patate e nelle gustose zuppe. 
Nocciole e castagne caratterizzano primi piatti e arrosti di carne, ma anche superbi dolci. Insalatine verdi con profumi di campo, verdure grigliate di stagione e le famose patate di Tuscia. 
Salumi stagionati tra cui spicca la "Susianela", antico salume medievale divenuto Presidio Slow Food.  Ed i formaggi che si caratterizzano per tipologia e provenienza, grazie alla grande varietà ambientale del territorio.

b_200_0_16777215_00_images_stories_articoli-2015_verdure-grigliate2.jpgE poi gli aromi… si, gli aromi autunnali fanno una gran differenza nella cucina locale, come il finocchietto selvatico nella minestra di fagioli o nella tipica porchetta cucinata lentamente al forno a legna.
Il fiore di finocchio nelle patate alla casereccia.
L'origano, la menta, la mentuccia, il rosmarino e il "sarapollo" (detto in dialetto). E poi il pepe ed il peperoncino che non mancano mai.


b_200_0_16777215_00_images_stories_articoli-2015_minestra-zuppa.jpgUna gita fuori porta a Caprarola, o per un week end speciale, è l'occasione ideale per immergersi nei sapori ma anche per scoprire un tesoro artistico ed architettonico invidiabile, come il famoso Palazzo Farnese, a forma pentagonale, progettato dal Sangallo e terminato dal Vignola, è uno dei monumenti rinascimentali più importanti d'Europa a cui lavorarono i grandi maestri del manierismo. Splendidi i suoi giardini all'italiana ed il parco monumentale con labirinti di bosso, sculture, fontane e giochi d'acqua. E poi la Chiesa di S. Tersa (XVII sec), fatta erigere dai Farnese, che conserva pregevoli tele di Guido Reni, di Alessandro Turchi e del Lanfranco.

Merita una visita anche la Chiesa di S. Maria della Consolazione, XVI sec, anche questa voluta dai Farnese, con pregevoli stucchi, un soffitto a cassettoni, un tempietto ligneo decorato in oro su disegno del Vignola, ed una pala d'altare recentemente scoperta, opera di Annibale Caracci.

Insomma, una giornata piena, tra boschi, castagneti e noccioleti dei monti Cimini, tra arte, cultura e sapori.
In ottobre, poi, da non mancare assolutamente l'appuntamento con CioccoTuscia 2015, stand enogastronomici di dolci e salati della Tuscia, degustazioni, dimostrazioni di cuochi.

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