Notizie da Caprarola

Agricoltore manda in fumo 4 ettari di bosco

**Scritto da Admin**

incendio3.jpgUn danno annunciato nella Riserva del Lago di Vico che poteva causare conseguenze ben più gravi.

Oltre 4 ettari di bosco d'alto fusto bruciati a causa della superficialità di un agricoltore che ha dato fuoco alle frasche nel suo terreno, poi il fuoco si è propagato fino al bosco.

L'intervento degli uomini della Forestale è stato pressoché immediato e ha permesso di spegnere l'incendio contenendo il danno a 2 ettari circa, grazie anche all'impegno dei Vigili del Fuoco, ai Guardiaparco e ad una squadra della Protezione Civile di Capranica e, ovviamente, ad un elicottero della Regione Lazio che ha effettuato circa 20 lanci d'acqua. Durante la notte però il fuoco è ripartito ed il danno si è aggravato notevolmente. Oltre quattro ettari persi.
Ci vorranno diversi decenni per risanare questa ferita che non si limita ovviamente alla perdita di molti esemplari di querce, ma anche di tante altre essenze vegetali minori e di numerosi animali tra uccelli e mammiferi che in questo periodo sono indaffarati per la riproduzione.

incendio del boscoAlla fine degli anni '80 un incendio si sviluppò, guarda caso, sullo stesso versante, molto vicino all'ultimo, e successivamente un secondo circa 8 anni fa.
Dunque un incendio annunciato, se è vero che nel 99 per cento dei casi gli incendi non si appiccano da soli.
Incendio fine anni '80, vicinissimo al luogo dell'ultimo incendio.

L'incuria, la distrazione, la superficialità di chi gioca col fuoco non curandosi del danno che un incendio può causare al nostro territorio. Certo, 4 ettari persi fanno ridere rispetto ai poco più di 1000 che si estendono nella Riserva del Lago di Vico, ma quanti anni ci vorranno per far ricrescere quegli alberi e che si ricostituisca l'ecosistema?

Incendio cannetoIncendio nel canneto: questa foto è stata scattata nella seconda metà degli anni '80, marzo/aprile, periodo importante per la riproduzione degli uccelli, in particolare quelli acquatici. Sulla sinistra qualcuno lavora incurante.


incendio del cannetoAltro canneto bruciato, in una zona diversa della Riserva, sempre nel periodo marzo/aprile. Brutta abitudine quella di appiccare fuochi. Si fa per vari motivi, per bruciare frasche e potature, per bruciare rovi e sterpaglia invece di usare il decespugliatore. A volte lo si fa per conquistare un metro in più.

Gli incendi ai boschi, però, dolosi o non dolosi, causano danni importanti e costosi che gravano sulle nostre spalle. Ad esempio, solo nel 2011 l'Ente Monti Cimini - Riserva Naturale lago di Vico, ha finanziato un importo di  € 50.000,00 per
un progetto di ricostituzione e recupero dei boschi danneggiati dagli incendi ed opere di prevenzione all’interno della Riserva Naturale Lago di Vico. Anche perché, la valorizzazione è una voce importante su cui l'Ente sta investendo molte risorse: € 237,000 per il recupero e valorizzazione della Dogana Vecchia
€ 193,000 per il recupero dell'antico percorso della Via Francigena.
€ 34,000 Ricostruzione del locale tecnico presso l'ex autostello (nuova sede della Riserva)
€ 19,900 Sistemazione capanni e birdwatching
E poi altri progetti non ancora realizzati.
Bhè, non male.

Forse applicando con più rigore le leggi vigenti, sia dai Guardiaparco, dalla Forestale  che dalla Polizia Municipale, non risparmiando sanzioni adeguate a chi le merita, ci sarebbe più rispetto per il bene comune, perché il danno, intendiamoci, non è stato fatto "solo al Comune di Caprarola o all'Ente Parco", ma è stato fatto a tutti i cittadini, di Caprarola e non.

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