Notizie da Caprarola

Per rilanciare il turismo dobbiamo far passare i gruppi nel centro storico!!

**Scritto da Admin**

b_150_0_16777215_00_images_stories_gruppo__DSC5776.jpgSi ma dove, come, quando... e perché?
Sempre di più ci si ostina a pensare che "costringendo" i gruppi a passare nel centro storico si rilancerebbe il turismo di Caprarola. Niente di più sbagliato
.

Ero bambino e già si diceva di far passare i gruppi nel centro storico intercettando le oltre 60.000 persone che ogni anno vengono a Caprarola "solo" per visitare il Palazzo Farnese. Appunto, solo per visitare il Palazzo Farnese perché del centro storico di Caprarola non interessa a nessuno o quasi, nonostante la via dritta sia un raro esempio di urbanistica rinascimentale, che potrebbe essere di grande attrazione.
Forse è da sempre, o almeno da quando sono iniziate le visite al Palazzo, che tutti sfoggiano la brillante idea "perché non facciamo passare i turisti nel centro storico"? Ma di fatto, non si è mai messo in campo un progetto concreto e "realistico" che permettesse di dirottare. almeno in parte. il flusso di turisti dal Palazzo al centro storico, perché le difficoltà sono tantissime, come sono tantissimi i rischi e gli ostacoli da superare tra cui quello culturale degli operatori locali che lamentano una profonda crisi economica risolvibile, secondo loro o di chi gli suggerisce un miraggio, costringendo i gruppi di turisti a passare nel centro storico.
Così ancora oggi si sente parlare di questo progetto come se fosse la panacea a tutti i problemi economici del centro storico. Ma sono molte le variabili che condizionano la programmazione di un tour: le agenzie ed i tour operators scelgono le mete di visita a loro insindacabile piacimento, secondo le loro esigenze e quelle del gruppo, secondo il budget, il target, la fascia d'età, la durata del tour, il costo complessivo ecc ecc.
Poi ci sono le problematiche logistiche, gli spostamenti sul posto, il tragitto, gli orari fissi obbligati per la visita completa, la percorrenza a piedi, la viabilità ecc ecc.
A Caprarola vanno considerate moltissime variabili: i gruppi di turisti arrivano al parcheggio del campo sportivo dove finalmente il Comune ha realizzato un parcheggio a pagamento e dei bagni pubblici anche se con orario ridotto. Poi devono percorrere a piedi il tratto fino al Palazzo, devono camminare per visitare l'interno del Palazzo e poi riescono per salire nei giardini alti fino alla Casina del Piacere. Da qui si torna indietro per tornare al parcheggio.
Il più delle volte non c'è assolutamente il tempo per visitare e sostare nel centro storico perché va rispettato il programma di marcia che include "sempre" altre destinazioni, ma qualora ci fosse un po' di tempo... chi si prenderebbe l'impegno, il rischio e la responsabilità di far passare un gruppo nel centro storico, sempre che il gruppo sia interessato a fare questo percorso?
Non esiste un marciapiede, non c'è isola pedonale, la carreggiata è troppo stretta per far passare macchine e pedoni soprattutto quando i pedoni cominciano ad essere numerosi (30/50), anche se disposti in fila indiana.
E per evitare che la discesa non sia un puro transito per riprendere il pulman, dove si possono far fermare i turisti per scoprire la particolarità dello deritto con le sue diverse prospettive e i suoi palazzi?
Poi c'è il problema più grande, forse insormontabile, che riguarda l'offerta degli esercenti: perché un turista dovrebbe avventurarsi tra il traffico, rischiare di farsi pestare un piede, se non peggio, dalle auto, respirarsi tutto lo smog e non potersi fermare a guardarsi attorno? Cosa gli offriamo?
Mancano negozi di artigianato, di souvenir, di tipicità, di arte e di attrazioni capaci di incuriosire il turista, mancano gli orari di apertura oltre quelli ordinari.
Mancano bagni pubblici nel centro storico.
Non si può pretendere di obbligare un turista. Lo si deve incuriosire, convincere, ammaliare, offrire ospitalità, disponibilità, cordialità, prodotti e servizi ricordando che la vendita si conclude solo dopo che il cliente ha pagato e non quando è entrato nel negozio.
Il turista al giorno d'oggi viaggia, vede, sente, confronta, paragona... sceglie.
Il 99% dei turisti che vengono a Caprarola hanno già visto la Toscana, l'Umbria, il Veneto, le Isole, l'Emilia Romagna e i luoghi turisticamente più noti e organizzati. Se prima non si procede con una riorganizzazione generale e non si collabora con chi il turismo lo fa per mestiere, difficilmente verrà risolto il problema turismo.
Non c'è solo l'esigenza di programmare per far passare i gruppi, ma di trattenerli a Caprarola organizzando proposte e servizi affinché i gruppi si fermino anche a pranzo dando ossigeno ai ristoratori.
Qualcuno dice "ma ci vuole tempo", si è vero ma intanto non diamo una buona immagine di noi ed il turista porta a casa un ricordo poco piacevole. Anche i capo gruppo portano a casa un ricordo, e se questo non è piacevole l'agenzia difficilmente rimanderà altri gruppi rischiando il suo insuccesso.
La stessa considerazione la fa l'operatore o l'esercente che si innamora di Caprarola e si avventura in una nuova attività. Col tempo tutto diventa chiaro e l'entusiasmo si tramuta in delusione e la delusione in rinuncia.
Ma allora non c'è rimedio? Bhè, il rimedio ci sarebbe, però......
Noi abbiamo voluto documentare il passaggio di uno dei gruppi di turisti accompagnati in visita da Tuscia DOC, non troppo numeroso, in una normale giornata di agosto (21/agosto/2013) in un' ora normale, dove la passeggiata diventa estremamente pericolosa. Abbiamo seguito il gruppo da Piazza Vignola fino ad oltre piazza Cuzzoli.

Ecco il servizio fotografico. Su ogni foto abbiamo inserito l'ora dello scatto da cui si può vedere ogni quanti secondi passa una macchina.

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Se questo non è sufficiente a capire come stanno le cose...

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