Notizie da Caprarola

Benvenuti nella ControCultura

**Scritto da Admin**

Percamena Pao lIISparisce un'antica pergamena di Paolo III Farnese dall'archivio storico.
Un furto annunciato - forse da sempre si sapeva che il patrimonio storico di Caprarola era troppo esposto ai paraculetti di casa, ma...

Forse è preferibile avere tasche piene e testa vuota, altrimenti che ControCultura sarebbe?
Già, ControCulura... e cosa sennò? Di cosa dovremmo parlare visto che l'archivio storico di Caprarola, che un tempo doveva essere ricco di preziosi documenti, è stato lasciato da sempre in balia del tempo e della "casualità"? Lo era già quando si trovava negli Uffici comunali, a cui si poteva accedere e curiosare con una certa facilità, fino a quando gli è stato dato il colpo di grazia spostandolo addirittura su un soppalco delle Scuderie di Palazzo Farnese, in un edificio lontano da occhi indiscreti, di giorno e di notte, dove non c'è mai stata sorveglianza.
Un soppalco facilmente raggiungibile con una scala, volendo anche con una copia della chiave.
Eppure per quasi trent'anni la storia di Caprarola, del nostro paese, delle nostre origini, sono state confinate, forse meglio dire abbandonate, proprio nelle ex Scuderie come se quei documenti fossero carta straccia, come se la storia non facesse parte della nostra cultura, come se quei beni non fossero di proprietà di tutti i caprolatti. Ma del resto stiamo parlando di ControCultura, quel fenomeno di retrocessione sociale che appiattisce tutto, che rende amorfi cittadini ed imprenditori, professionisti ed amministratori, anziani e, purtroppo, giovani.
Viene quasi da pensare ad un piano programmato per tenere basso il livello culturale, per soffocare le attività pensanti, per scoraggiare ogni crescita extra pecunia.
Chi invece in tutti questi anni ha pensato sapeva bene che l'archivio storico, saccheggiato per decenni o per secoli,  era a rischio. Una preoccupazione incondivisa, visto che gli addetti non hanno mai provveduto a garantirgli una giusta collocazione, oltre a valorizzarlo e renderlo fruibile sia agli storici che ai visitatori, ma questa è un'altra storia, anzi una favola...
Chi invece ha pensato, e pensa, sa perfettamente che il patrimonio storico culturale ed architettonico continua ad impoverirsi inesorabilmente. Servirebbero pagine e pagine per elencare quante cose... Ma poi ci si chiede, a chi vuoi che importi sapere se manca una pergamena, un libro antico, una madonnina trafugata da una edicola...
Sarebbe da aprire una pagina in cui inventariare, con la partecipazione di tutti, le opere più o meno importanti che sono sparite a Caprarola, dalle chiese, dall'archivio storico, dalle strade, dai sotterranei... perché incredibilmente c'è tanta gente che sa e che ha tanta, tanta voglia di raccontare.
In effetti, sembra che certe cose siano state fatte con strafottenza, quasi alla luce del sole come se quei gesti non fossero gravi reati contro il patrimonio, ma una specie di appropriazione indebita di secondaria importanza.
Magari qualcuno vorrebbe giustificarsi dicendo: che non si sapeva, che non si poteva immaginare...
"Ma fateci il piacere".
Ora, però, mi piacerebbe leggere sui giornali anche un articolo che denunci questo grave fatto, invece delle solite sciapate. Si perché la bolla papale trafugata non è di papa tizio o caio, ma di Paolo III Farnese, colui che portò gloria e ricchezza alla sua famiglia in tutto il mondo (ricordando che i Farnese hanno radici nella Tuscia), colui che ideò il Palazzo Farnese di Caprarola e siglò la prima grande riforma della chiesa cristiana...
La foto pubblicata è di Luciano Passini che, fortunatamente, ha fotografato la bolla, una preziosa testimonianza che dovrebbe far riflettere tutti noi.
PS Non fatevi incantare.

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