b_800_600_16777215_00_images_monumenti_sala-fasti-farnesiani.jpgMolti la vorrebbero romana, altri parmense, qualcuno orvietana, ma non è così perché già in epoca medievale i Farnese avevano radici ben profonde nella Tuscia.

Spesso si legge erroneamente su libri, guide e articoli giornalistici, che una delle famiglie più importanti del '500, che influenzò il potere, l'arte, la cultura e l'economia italiana ed europea, per oltre un secolo, era "romana", ma non è così. A noi, per campanilismo e onor del vero, ci piace chiarire questo equivoco e cioè che, nonostante non sia facile accertare l'inizio della dinastia, di certo sappiamo che nel medioevo la famiglia era ben impiantata nella Tuscia. Dapprima signorotti al servizio militare della Chiesa grazie alla quale ricevettero molti feudi e castelli dell'alta Tuscia, poi come duchi di una vasta area che si spingeva dalle porte di Roma fino al confine con la Toscana, il ducato di Castro.
Il dominio farnesiano favorì lo sviluppo economico e commerciale, la costruzione di monumenti e opere d'arte, e visto che a Caprarola i Farnese fecero erigere forse la loro più importante testimonianza architettonica, preferiamo puntualizzare che a Roma i Farnese dovettero entrarci per mantenere il loro potere, dimostrare la devozione alla Chiesa, e soprattutto per consolidare i rapporti con altre potenti famiglie per i loro lungimiranti obiettivi.

mt_ignoreNel 1468 nasce a Canino, in provincia di Viterbo, Alessandro Farnese, figlio di Pier Luigi Seniore e Giovannella Caetani discendente dalla famiglia di Papa Bonifacio VIII. Alessandro Farnese aveva un carattere vivace ed intraprendente, munito di notevole intelligenza. Per questi motivi la famiglia dovette preoccuparsi non poco per tenere a bada l'esuberanza del figlio, amante delle donne, del vino e di compagnie poco raccomandabili, non proprio del suo rango, spesso coinvolto in qualche scorribanda.
Man mano, frequentando gli studi a Roma e poi alla corte di Lorenzo il Magnifico, conobbe il fior fiore della nobiltà italiana, futuri papi, re, cardinali, duchi, artisti e letterati.
Alessandro intuì ben presto il suo vero destino e lo volle così tanto che impegnò ogni mezzo, ogni conoscenza per raggiungerlo, sfruttando anche le attenzioni che Rodrigo Borgia insistentemente rivolgeva a sua sorella la famosa "Giulia Farnese la bella".
Poi Rodrigo Borgia salì al soglio pontificio con il nome di Alessandro VI e Giulia divenne, secondo la narrativa, la sua concubina quale pegno per ricevere in cambio i favori necessari per la crescita dei Farnese. Grazie a Papa Borgia, Alessandro Farnese fu presto porporato come cardinale diacono. Innegabile il desiderio di succedere ad Alessandro VI, ma dovette rassegnarsi e vedere il soglio pontificio passare in varie mani, probabilmente a quelle famiglie storiche e più agevolate a stringere accordi politici ed economici come i Colonna, i Piccolomini, i Della Rovere, i Medici.
Intanto Alessandro aveva ricevuto il vicariato di Caprarola e continuava a coltivare amicizie e a stringere parentele con altre famiglie potenti.

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Nel 1534 morì Papa Clemente VII ed immediatamente venne eletto Papa Alessandro Farnese con il nome di Paolo III.
Fu l'inizio di una crescita inarrestabile, fatta di ricchezza, prestigio e potenza internazionale. In provincia di Viterbo iniziò la costituzione del Ducato di Castro esteso nell'alto Lazio dove i Farnese costruirono ville e castelli. Poi fu la volta del Ducato di Parma e Piacenza dove un ramo della famiglia si trasferì. La famiglia Farnese legò vari matrimoni con le corti europee.
Caprarola, dove Paolo III aveva già iniziato i lavori per una fortezza pentagonale su progetto del Sangallo, passò in mano al nipote Alessandro juniore, e a lui si deve la realizzazione del palazzo Farnese che ordinò di riprogettare al Vignola sulla prima base sangallesca. Fino al 1649, i Farnese dominarono e vissero sul territorio della Tuscia ed in parte nelle residenze cittadine tra cui il Palazzo Farnese di Roma.
Quando la famiglia entrò in decadenza, Castro venne fatta distruggere dalle armate pontificie di Innocenzo X e i beni vennero incamerati dalla Camera Apostolica. Gli uomini di famiglia Farnese non procrearono altri maschi per cui la famiglia volse verso l'estinzione.

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Ultima discendente dei Farnese, figlia del duca Odoardo, fu Elisabetta, che sposò Filippo V re di Spagna nel 1714 e divenne madre del primo Re di Napoli, Carlo VII e quindi il Palazzo passò in mano ai Borbone e successivamente, tra alterne vicende, allo Stato italiano.



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