Da giovedì 23 agosto un incendio indomabile sta distruggendo un boschetto di querce sulla provinciale Massarella, tra Caprarola e Fabrica di Roma.
Giovedì sera dopo circa mezz'ora sono intervenuti i vigili del fuoco con una jeep ed un camion ma la mattina seguente le fiamme erano nuovamente alte.
Per tutta la mattinata un elicottero ha scaricato decine e decine di cestelli pieni d'acqua pescando dal lago di vico e dal laghetto nella tenuta Pazielli. Sembrava domato ma nel pomeriggio di ieri si vedeva benissimo che il bosco fumava ancora e che le fiamme sarebbero potute ripartire. Ieri sera, infatti, le fiamme erano nuovamente alte.
Questa mattina un pò di tregua poi nel pomeriggio il fuoco è ripartito ed ora sta ancora bruciando. Non si capisce qual'è effettivamente il problema che impedisce il definitivo spegnimento. Sarà la forte siccità? Il vento? L'origine dolosa? Oppure l'insufficienza dei mezzi per lo spegnimento?
Fatto sta che un piccolo incendio sembra essere ingestibile e sta divorando totalmente il boschetto. Speriamo che una volta bruciato venga ripiantato dalla Forestale e non venga piantato a nocciole perché i dubbi sarebbero giustificati.
La maggior parte degli incendi in Italia è dolosa e pensate un pò da chi? Li peguerari si proprio logo. Vista la legge che ha spiegato il forestale del post sopra di me, a questi individui gli rimane un bel pascolo per l'anno successivo da poter far pascolare le loro pecore. Sarebbe da controllare se nelle vicinanze ce ne sia uno. Magari l'incendio potrebbe essere non doloso , sarebbe un caso raro.
per legge oggi un terreno oggetto di incendio diventa vincolato , e non può essere utilizzato per altri scopi o altre colture che non siano quelle esistenti prima dell'incendio
Invitiamo gli organi preposti a mettere in essere tutte le iniziative, anche di vigilanza, affinchè su quei 16 ettari di terreno possa di nuovo crescere un bosco naturale.
caprolatto, post 2, è sicuramente come tu dici. Non si mette in discussione l'operato dei VVFF né quello della protezione civile che svolgono un ruolo determinante, né l'onestà del proprietario che, oltretutto ha ricevuto una perdita economica considerevole. Però è strano che un piccolo appezzamento di bosco, circa 16 ettari, ha bruciato per 3 giorni. Probabilmente ci sono state una serie di difficoltà dovute al clima, alla boscaglia fittissima, alla carenza di mezzi e uomini. Di certo l'incendio ha origini dolose e questo deve far riflettere.
Ma questo post serve a mettere in discussione l'operato e l'onestà di VVFF e Corpo Forestale? Che vuol dire speriamo che venga ripiantato dalla Forestale? E' privato o pubblico? Se è pubblico si lascia stare e ricresce da solo, se è privato ci penserà il proprietario, ma non credo che serva bruciare un bosco per cambiarne il tipo di coltura, in quella zona credo che basterebbe seguire un iter burocratico e poi lo pianterà a quello che gli pare.
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Li peguerari si proprio logo.
Vista la legge che ha spiegato il forestale del post sopra di me, a questi individui gli rimane un bel pascolo per l'anno successivo da poter far pascolare le loro pecore.
Sarebbe da controllare se nelle vicinanze ce ne sia uno.
Magari l'incendio potrebbe essere non doloso , sarebbe un caso raro.
Non si mette in discussione l'operato dei VVFF né quello della protezione civile che svolgono un ruolo determinante, né l'onestà del proprietario che, oltretutto ha ricevuto una perdita economica considerevole.
Però è strano che un piccolo appezzamento di bosco, circa 16 ettari, ha bruciato per 3 giorni.
Probabilmente ci sono state una serie di difficoltà dovute al clima, alla boscaglia fittissima, alla carenza di mezzi e uomini.
Di certo l'incendio ha origini dolose e questo deve far riflettere.
Se è pubblico si lascia stare e ricresce da solo, se è privato ci penserà il proprietario, ma non credo che serva bruciare un bosco per cambiarne il tipo di coltura, in quella zona credo che basterebbe seguire un iter burocratico e poi lo pianterà a quello che gli pare.
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